Saranno giorni di guerra fredda tra Inter e Tottenham, perché gli incroci di calciomercato stanno accendendo una già edita sfida a distanza tra Marco Branca e Franco Baldini, ovvero i due direttori. Tutto era partito con Fredy Guarin, richiesto esplicitamente da Villas Boas e per il quale inizialmente l’Inter non pareva disposta a trattare in alcun modo. Erano i giorni precedenti l’annuncio di Walter Mazzarri in qualità di nuovo tecnico: gli inglesi si erano spinti fino a 17 milioni, rifiutati, salvo poi essere ricontattati dai vertici nerazzurri.
Ecco quindi la sorpresa, e quindi il vero incidente diplomatico: il brasiliano Paulinho è diventato l’uomo da 20 milioni sul quale il Tottenham stringe per il centrocampo (perso anche l’obiettivo Moutinho passato al Monaco) e mette in crisi, anzi fa arrabbiare, l’Inter che nel frattempo era riuscita a rintuzzare un’avance più o meno analoga dello Shakhtar di Lucescu per il centrocampista della nazionale verdeoro e del Corinthians.
Ciò che aveva permesso a Branca di bloccare gli ucraini (che i soldi ce li hanno eccome) è un documento firmato da Paulinho a gennaio che in qualche modo vincola moralmente il giocatore a tenere l’Inter in pole fino al 30 giugno. E ora che Guarin è sul mercato proprio Paulinho è il desiderata del nuovo staff tecnico. Ma di tutte queste formalità il Tottenham se ne sta facendo un baffo e a Milano sono molto irritati anche perché pare che sottobanco gli Hotspurs abbiano in mano il “sì” del giocatore, l’accordo con il club di appartenenza e quindi giochino soltanto d’attesa fino al 1 luglio. Altra beffa in vista per i tanto discussi (e contestati) uomini di Moratti?
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